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Novità per persone affetti di Retinite Pigmentosa

Novità per persone affetti di Retinite Pigmentosa

Uno studio clinico, effettuato da scienziati dell’Università di Oxford (UK), ha dimostrato la capacità dell’impianto subretinico Retina Implant Alpha AMS di ripristinare la vista in 6 pazienti con retinite pigmentosa allo stadio terminale.

Durante un periodo di follow-up di 24 mesi, l’impianto ha ripristinato la percezione della luce e la risoluzione visiva a tutti i partecipanti. La capacità di focalizzare oggetti ad alto contrasto è stata ristabilita in tutti tranne 1 partecipante, il cui impianto è stato danneggiato durante l’intervento.

Questo dispositivo, grande poco più di una testa di spillo, è costituito da circa 1600 fotodiodi  (microscopici sensori elettronici in grado di trasformare la luce in uno stimolo elettrico), e viene inserito attraverso un delicato intervento chirurgico al di sotto della retina, dove si sostituisce ai fotorecettori (le cellule che servono per vedere) stimolando il nervo ottico.

 

Segmento posteriore: La Macula

La Macula è la porzione più centrale della retina, che è particolarmente ricca di cellule, sensibili alla luce (fotoricettori) e che pertanto costituisce l’area di maggiore sensibilità visiva responsabile della visione distinta, dettagliata e a colori. I fotoricettori distinti in coni che e bastoncelli, rispondono agli stimoli luminosim con reazioni foto-chimiche che generano segnali eletrrici e quindi impulsi nevosi.
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Segmento posteriore: Miopia degenerativa

La miopia degenativa può comportare lesioni della regione maculare di vario tipo, dalla presenza di piccole cicatrici (rotture della membrana di Bruch), ed emorragie, fino alla crescita di una neovascolarizzazione coroidale (CNV).
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Segmento Posteriore: Degenerazione maculare

La degenerazione maculare legata all’età, può essere di tipo secco, in cui il fenomeno degenerativo è più lento e non è accompagnato dalla formazione di neovasi,oppure di tipo umido o essudativo, in tal caso è presente una neovascolarizzazione (CNV) che è originata dai vasi della coroide, attraversa la membrana di Bruch, e si diffonde nello spazio sottoretinico o retinico con importante ed improvvisa diminuzione della vista.
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Segmento posteriore: Sintomi della CNV

La neovascolarizzazione coroideale (CNV) può determinare dei tipici disturbi visivi:

– visione centrale ridotta
– Scotoma (macchia scura) centrale
– Diminuzione dei contrasti sensitivi
– Diminuzione della visione dei colorii pazienti con CNV possono presentare difficoltà visiva nella lettura: nel leggere l’ora, nel riconoscere i visi, nel guidare.

Il test di Amstler consiste nel far osservare una particolare griglia con al centro un punto nero.
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Segmento posteriore: Tearapia della forma umida e essudativa

Sino a 9 anni fa l’unica cura della CNV era la distruzione selettiva della lesione con il laser. Tale terapia era possibile in circa il 20% delle lesioni, in quanto le CNV centrali non potevano essere curate per i gravi danni che in tali casi il laser avrebbe provocato.Circa 9 anni fa, nacque una cura alternativa, la TERAPIA FOTODINAMICA (PDT), che veniva eseguita in tutte le forme centrali o molto vicine al centro, perchè la PDT non crea un danno visivo se non in casi sporadici.
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