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CHIRURGIA REFRATTIVA NON CORNEALE

LENTI FACHICHE INTRAOCULARI (ICL):
Da non confondere con le lenti IOL, sono indicate in caso di miopie elevate (oltre le 14 diottrie), ipermetropie (oltre le 6 diottrie) e nella maggior parte dei casi ove la tecnica laser è sconsigliata. Le lenti intraoculari (ICL) si aggiungono infatti al cristallino naturale,
senza sostituirlo e, a differenza di come avviene per la cataratta, vengono posizionate dietro l’iride, davanti al cristallino.
L’intervento dura alcuni minuti in anestesia locale o topica con instillazione di gocce di anestetico.

Si tratta in ogni caso di un intervento con un minimo di invasività perchè bisogna inserire la lente all’interno dell’occhio e può, nel 5-10% dei casi, causare uveite (infiammazione oculari), glaucoma secondario, cataratta e deformazione della pupilla.
È sempre consigliabile una visita oculistica accurata per valutare caso per caso.

 

 

LA FACOREFRATTIVA

Consiste nella sostituzione del cristallino naturale, in pazienti con età superiore a 40 anni, con una lente artificiale, utile a compensare in parte o totalmente il difetto visivo presente.
È consigliata in pazienti con elevate miopie o ipermetropie, talvolta associate ad elevati astigmatismi, ove la tecnica laser superficiale è sconsigliata.
La tecnica è identica a quella della cataratta, con piccole modifiche, e viene eseguita in anestesia locale o topica (gocce oculari). Le nuove tecniche di Facoemulsificazione consentono di praticare piccole incisioni autosigillanti attraverso le quali viene asportato il cristallino per introdurre la lente artificiale e posizionarla nel sacco capsulare, cioè la sede naturale del cristallino.
Nel 30% dei casi la sottile capsula o la parte posteriore del sacco su cui appoggia la lente IOL potrebbero opacizzarzi, causando un annebbiamento visivo (opacità secondaria o cataratta secondaria), risolvibile ambulatorialmente mediante l’azione di un raggio laser (Yag Laser) in modo definitivo.
La lente intraoculare IOL non provoca allergie o intolleranze, non modifica in nessuno modo l’aspetto estetico oculare ed è prodotta di materiale di durata illimitata all’interno dell’occhio.
È sempre consigliabile un’accurata visita oculistica lasciando al vostro chirurgo la possibilità di analizzare il vostro caso e consigliarvi la migliore tecnica adatta a voi.

 

LENTI MULTIFOCALI O ACCOMODATIVE
Le lenti accomodative rappresentano l’ultimo aggiornamento nella tecnologia delle lenti intraoculari e possono dare al paziente una migliore qualità di vita. Sono progettate per cambiare forma e posizione all’interno dell’occhio, con funzioni simili al cristallino naturale, e consentono a molti pazienti di svolgere le loro attività giornaliere essenziali senza l’ausilio di occhiali o lenti a contatto con una perfetta messa a fuoco di oggetti vicini e lontani.
Spesso infatti, con l’età, si riduce la capacità di accomodazione; il normale processo con cui il cristallino cambia automaticamente forma nell’occhio, consentendo di produrre un’immagine chiara degli oggetti alle diverse distanze; e si rende necessario l’uso degli occhiali.
Grazie alle nuove metodologie, ed in particolare ai progressi tecnologici nel campo delle lenti artificiali, l’invecchiamento e l’eventuale opacizzazione della lente naturale (cataratta), possono essere risolte sostituendola con una lente multifocale accomodativa artificiale.
Soltanto il chirurgo oftalmologo può stabilire se l’impianto della lente accomodativa è compatibile con le caratteristiche specifiche del paziente. L’impianto delle nuove lenti accomodative intraoculari nel sacco capsulare rappresenta quindi oggi un’alternativa ambiziosa e stimolante alle IOL classiche, sia nell’ambito della chirurgia della cataratta, che tra le tecniche di correzione refrattiva.