+39 335 5211105 dr@eliasmichael.it

GLAUCOMA

Il glaucoma è una malattia del nervo ottico, dovuta ad una pressione intraoculare troppo alta, che genera delle zone d’ombra all’interno del campo visivo, dette “scotomi”.
Inizialmente molto piccoli, gli scotomi vengono spesso notati solo quando diventano estesi e il danno al nervo ottico è già considerevole, in alcuni casi irreversibile.

 

COSA FARE PER PREVENIRE IL GLAUCOMA?
A partire dai 40 anni è molto importante effettuare visite oculistiche periodiche che, con strumenti diagnostici come HRT, GDX, Campo Visivo, Pachimetria, permettano di diagnosticare il glaucoma in tempo, poichè è una malattia senza apparenti sintomi che, se trascurata, può portare alla cecità.
Da questo il soprannome “il ladro silente della vista”.

 

IL GLAUCOMA È UNA MALATTIA EREDITARIA?
Molto spesso si, per questo, se c’è familiarità, è buona norma effettuare una visita oculistica completa almeno una volta all’anno, anche in assenza di disturbi precisi.
Il medico specialista è il solo in grado di misurare in modo attendibile la pressione oculare, è l’unico capace di valutare alcuni segni diagnostici e identificare i fattori di rischio.

Esistono diversi tipi di glaucoma:
Glaucoma cronico ad angolo aperto: lenta ostruzione del canale di scarico dell’umore acqueo (trabecolato), con conseguente crescita della pressione oculare, che progredisce molto lentamente. Inizialmente si cura con dei colliri per poi ricorrere, in caso di insufficiente controllo della pressione oculare, ai trattamenti Laser oppure ad un intervento chirurgico.
Glaucoma ad angolo ristretto: riduzione dello spazio nell’angolo irideo in maniera da causare un blocco parziale.
Glaucoma pigmentario: lenta ostruzione del canale di scarico dell’umore acqueo (trabecolato), dovuto al deposito di granuli del pigmento epiteliale dell’iride.
Glaucoma ad angolo chiuso e attacco di glaucoma acuto (raro): entrambi consistono in un blocco totale del canale di scarico (trabecolato) con aumento improvviso della pressione intraoculare che necessita di procedure terapeutiche d’urgenza e a volte parachirurgiche (laser) o chirurgiche, per evitare un grave danno al nervo ottico.
Glaucoma secondario: dovuto traumi, infezioni, terapie con farmaci, infiammazioni, neoplasie.
Glaucoma congenito: il canale di scarico dell’umore acqueo sono anormali dalla nascita.

La forma più diffusa è il Glaucoma cronico ad angolo aperto. Si calcola che almeno il 4% della popolazione adulta sia affetta da glaucoma. Questa percentuale sale oltre il 10% se si considera la popolazione sopra i 65 anni.

 

LA TRABECULOPLASTICA LASER SELETTIVA – SLT
Il Dott. Michael è stato tra i primi in Italia a credere in questa tecnica, molti anni fa.
Sviluppata in partenza in Inghliterra, è una tecnica utilizzata per il trattamento del glaucoma ad angolo aperto, in cui laser stimola con un processo fotochimico il trabecolato, senza traumatizzarlo o danneggiarlo come avviene con la trabeculoplastica tradizionale, e innesca un processo fisiologico che riduce la pressione intraoculare.
La trabeculoplastica laser selettiva SLT, è realizzata tramite un laser Selecta II Q-commutato a doppia frequenza Nd:YAG di Lumenis, che con impulsi brevi eroga la lunghezza d’onda e l’energia necessarie all’intervento.
Il principio d’azione del laser oftalmico, si basa sull’irradiazione selettiva delle cellule pigmentate della rete trabecolare. Il laser Selecta II consegue l’effetto previsto grazie all’uso di impulsi laser singoli di breve durata e bassa fluenza (energia/area).
Il laser Selecta II è controindicato per i pazienti affetti da glaucoma neovascolare e da glaucoma ad angolo ristretto.

 

IRIDOTOMIA YAG LASER

Consiste nel praticare nell’iride un forellino che metta in comunicazione i due comparti dell’occhio posti davanti e dietro l’iride e favorisca la circolazione dei fluidi oculari verso il filtro. Previene la chiusura improvvisa dell’angolo di scarico.
L’iridotomia si pratica nel glaucoma ad angolo chiuso, ed a scopo profilattico, nei pazienti a rischio per prevenire l’insorgenza di un attacco acuto di glaucoma in caso di camera anteriore molto ridotta. In questi casi può servire ad evitare un intervento chirurgico.

 

IL TRATTAMENTO CHIRURGICO
L’intervento chirurgico viene raccomandato per evitare un danno del nervo ottico che altrimenti progredirebbe in maniera inesorabile e viene quindi indicato quando la terapia laser o la terapia farmacologica non risultano efficaci nell’abbassare la pressione intraoculare.
Questa tecnica, detta trabeculectomia o intervento “filtrante”, si propone di creare una via di scarico alternativa a quelle inattive, mettendo in comunicazione lo spazio compreso fra l’iride e la cornea e quello situato sotto una membrana detta congiuntiva, che riveste il globo oculare.
Il buon funzionamento della valvola, così fabbricata dal chirurgo, è testimoniato dalla formazione di un rigonfiamento, o “bozza filtrante”, dove l’umore acqueo si accumula sotto la congiuntiva prima di diffondersi all’indietro.
In alcuni casi viene applicata la tecnica Deep Sclerectomy, una versione evoluta dell’intervento tradizionale, che prevede allargare il canale che raccoglie l’umore acqueo nella parte profonda della sclera senza necessità di aperture nuove o secondarie.