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Una svolta nella chirurgia refrattiva con l’utilizzo delle tecnologie più all’avanguardia.
È questa la chiave per comprendere il successo degli interventi effettuati dal dott. Michael Elias che nella sede del Poliambulatorio PCM di Modena cura ogni anno centinaia di pazienti per miopia, ipermetropia, astigmatismo, glaucoma, maculopatia e cataratta, confermandosi ai vertici nazionali per patologie tanto diffuse quanto invalidanti se non vengono curate per tempo.

Più che un copyright coperto da brevetto, l’impegno del gruppo  che collabora con il dott. Michael è diretto a un miglioramento delle tecniche esistenti. Ad esempio, nell’intervento per astigmatismi complessi,dal 15 gennaio 2009 , con l’aiuto di tre Laser (Visx, Intralase, Nidek) il Dott. Michael con gli specialisti del PCM  sono praticamente gli unici in Italia, nel campo delle cliniche private e non, ad eseguire un intervento con la combinazione di tre laser per un solo caso di difetto refrattivo complesso, usando la nuovissima tecnica TLCT 3 ( Three Laser Combinated Tecnology)  garantendo risultati che anche in termini di resa tecnica sull’occhio superano di gran lunga quelli ottenuti negli altri reparti di oculistica.

“Non esistono segreti tecnologici – spiega il diretto interessato – ma solo un’applicazione costante nel tempo. C’è un metodo, una scuola a cui noi ci atteniamo per ottenere risultati di vertice.
Come facciamo? Guardiamo qual è lo standard migliore di una tecnologia a livello mondiale e poi non ci stanchiamo mai di migliorarla, giorno per giorno e paziente dopo paziente.
Non esiste un limite quando dobbiamo risolvere al meglio un problema sanitario.
Per qualche tempo ad esempio sono stato l’unico a effettuare un tipo di intervento sulla cornea che permetteva di ridurre al minimo gli effetti collaterali e grazie all’esperienza che abbiamo realizzato, oggi quel tipo di intervento viene effettuato in decine di ospedali. Come si vede non si tratta di correre  dietro all’ultimo ritrovato: in questo caso sono stato il primo ad andare negli Stati Uniti per vedere come veniva realizzata la tecnica”.

L’aggiornamento scientifico è una costante imprescindibile del lavoro del Dott. Michael e dei suoi colleghi. Basti dire che negli ultimi anni i convegni sulle ultime novità della chirurgia refrattiva hanno fatto sempre il tutto esaurito (l’ultimo è nel maggio del 2008),  con ospiti stranieri come relatori e con specialisti arrivati da tutta la penisola, sia per quanto riguarda gli oculisti che chirurghi attivi nella sanità pubblica e privata. Sinora sono stati circa 800 i convegnisti che hanno partecipato ai seminari di aggiornamento, riconoscendo così al lavoro del dott. Michael una sicura guida nel impegno tecnosanitario.

Infine c’è il lavoro di cooperazione internazionale.
In Bolivia, nella provincia di Santa Cruz che è a economia prevalentemente agricola, le più semplici patologie oculari finiscono per ridurre alla fame intere famiglie che dipendono dalla capacità di lavoro dei contadini. Bene, dal 2003 è attivo un progetto di sostegno alla comunità di Portachuelo dove vivono circa 30 mila abitanti. Lì, per l’impegno del missionario italiano don Aquilino Liberalon, sono stati allestiti servizi medici di base in una zona che ne era completamente sprovvista. Il sacerdote, attivo nella zona da trentasei anni, ha accolto a braccia aperte l’impegno del dott. Michael che si è recato più volte nel paese sudamericano per prestare la sua opera.

Al posto di un piccolo ambulatorio ora c’è un ospedale vero, con stanze pulite e ferri chirurgici sterili arrivati da Modena che permettono un regolare funzionamento di alcuni reparti .
Di questo impegno silenzioso e tenace ne sono testimoni  centinaia di campesinos che si cerca di salvare dalla perdita della vista e anche donne e bambini che hanno potuto evitare per tempo infezioni gravissime.
Così è nata l’associazione Amici di padre Elia che ha sede a Modena e che si occupa di raccogliere medicine, strumenti chirurgici e fondi da inviare in vari paesi in via di sviluppo.